Per offrirti il miglior servizio possibile AppinTown utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.
×Autorizzo.
Gianluca Bergianti lavora a Gargallo di Carpi, in provincia di Modena, su suoli sabbiosi e alluvionali, con una visione chiara: riportare il Lambrusco alle sue radici contadine, ma con una precisione agricola e tecnica fuori dal comune.
L’azienda è biodinamica certificata, senza concessioni: coperture verdi, lavoro manuale, rese bassissime, equilibrio agronomico totale. In vigna domina il Salamino di Santa Croce, ma anche Sorbara, Trebbiano Modenese e altri vitigni storici della zona.
In cantina si lavora con fermentazioni spontanee, rifermentazioni in bottiglia secondo metodo ancestrale (senza sboccatura), nessuna filtrazione, zero solfiti o minimi dosaggi solo in alcune cuvée. Il risultato è un Lambrusco diverso: sapido, dritto, gastronomico, lontano anni luce dalla versione industriale del vitigno.
I vini di Bergianti sono precisi ma vivi, artigianali ma mai casuali. Bolle vere, contadine, capaci di raccontare territorio, stagioni e mano dell’uomo con sincerità.
Un riferimento per chi cerca Lambrusco vero, agricolo, con anima e sale.
Un Pignoletto in purezza, fermo, secco, vinificato senza scorciatoie. Le uve provengono da vigne giovani in biodinamica, su suoli sabbiosi e limosi della bassa modenese. Tutto viene raccolto a mano, pressato con delicatezza, e vinificato in cemento e acciaio, senza nessun intervento correttivo.
Fermentazione spontanea, nessuna chiarifica né filtrazione, solforosa non aggiunta. Il vino resta sulle fecce fini per qualche mese, guadagnando materia e profondità senza perdere slancio.
Il profilo è fresco, asciutto, agrumato, con note di pera croccante, erba tagliata, fiori bianchi e una spinta salina netta. Bocca dritta, finale lievemente amaricante, beva snella ma non leggera.
Un bianco contadino, pulito e senza fronzoli. Pignoletto come dovrebbe essere — e come non lo si trova quasi mai.