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Gianluca Bergianti lavora a Gargallo di Carpi, in provincia di Modena, su suoli sabbiosi e alluvionali, con una visione chiara: riportare il Lambrusco alle sue radici contadine, ma con una precisione agricola e tecnica fuori dal comune.
L’azienda è biodinamica certificata, senza concessioni: coperture verdi, lavoro manuale, rese bassissime, equilibrio agronomico totale. In vigna domina il Salamino di Santa Croce, ma anche Sorbara, Trebbiano Modenese e altri vitigni storici della zona.
In cantina si lavora con fermentazioni spontanee, rifermentazioni in bottiglia secondo metodo ancestrale (senza sboccatura), nessuna filtrazione, zero solfiti o minimi dosaggi solo in alcune cuvée. Il risultato è un Lambrusco diverso: sapido, dritto, gastronomico, lontano anni luce dalla versione industriale del vitigno.
I vini di Bergianti sono precisi ma vivi, artigianali ma mai casuali. Bolle vere, contadine, capaci di raccontare territorio, stagioni e mano dell’uomo con sincerità.
Un riferimento per chi cerca Lambrusco vero, agricolo, con anima e sale.
Rino è il bianco fermo di Gianluca Bergianti: un blend naturale di Malvasia, Moscato e Trebbiano di Modena provenienti da una piccola vigna di 1.700m², coltivata in biodinamica nella pianura emiliana.
La vinificazione è semplice e autentica: fermentazione spontanea con lieviti indigeni, affinamento per 6 mesi in acciaio inox, seguito da 12 mesi di bottiglia prima della messa in commercio. Nessuna chiarifica o filtrazione invasiva, solforosa tenuta al minimo.
Il profilo è elegante e nitido: tocchi di frutta a polpa gialla, fiori secchi e un sottofondo minerale, con bocca verticale, sapida e di grande pulizia.
Rino è un bianco di carattere, privo di fronzoli: riflette il territorio, la mano dell’uomo e la sua idea di vino senza compromessi.