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Emidio Pepe è una leggenda vivente del vino artigianale italiano. La sua cantina, fondata nel 1964 a Torano Nuovo, nel cuore dell’Abruzzo teramano, è un simbolo di coerenza e visione contadina, oggi portata avanti con la stessa filosofia dalle figlie e dalle nipoti.
Dopo una formazione da autodidatta e un’intuizione folgorante sulla forza espressiva del Montepulciano d’Abruzzo, Emidio decide fin da subito di vinificare solo con fermentazioni spontanee, uva sana, nessun additivo e nessuna filtrazione, ben prima che tutto questo fosse considerato “naturale”.
I vigneti (oggi circa 15 ettari) sono coltivati in biodinamica certificata su terreni argilloso-calcarei, ad alta densità d’impianto e con una cura maniacale della pianta. Tutto è fatto a mano: dalla pigiatura con i piedi alla diraspatura manuale su graticci, dall’imbottigliamento senza pompe fino all’affinamento lunghissimo in bottiglia, nelle cantine sotterranee.
Pepe lavora solo uve autoctone abruzzesi: Montepulciano, Trebbiano, Pecorino. I vini non cercano mai rotondità o piacere immediato: sono intensi, profondi, rustici, longevi, e si evolvono per decenni. Alcune annate restano in cantina oltre vent’anni prima di essere rilasciate.
Emidio Pepe è un monumento al vino contadino italiano. Un vignaiolo radicale, visionario, e fuori dal tempo.
Il Cerasuolo di Emidio Pepe è un vino unico, vinificato da uve Montepulciano d’Abruzzo raccolte precocemente, con l’obiettivo di preservare acido, succo e fragranza, evitando eccesso di struttura. Le vigne sono coltivate su terreni calcareo-argillosi, tra i 300 e 350 m s.l.m., su esposizioni fresche e ventilate. Il mosto resta a contatto con le bucce solo poche ore, prima della svinatura, per ottenere un colore intenso e naturale, nel pieno stile tradizionale abruzzese.
Il 2019 è stata un’annata fresca e regolare, con maturazioni lente e uve di grande equilibrio. Il Montepulciano ha conservato acidità vivace, buccia spessa e aromi nitidi, permettendo una vinificazione pulita e precisa.
Nel bicchiere è rosso cerasa luminoso, con profumi di melograno, visciola, erbe di campo e spezie dolci. Il sorso è teso e saporito, con freschezza viva, grip fine e una chiusura minerale e asciutta.
Un Cerasuolo che sa unire tradizione contadina e purezza di espressione. Non un rosato tecnico, ma un rosso in punta di piedi.